sabato 19 gennaio 2008

Noalallunga vs. Fiammaina

Onore ai vinti!
E gloria ai vincitori.
Partita vera, quella di stasera. La più bella in assoluto vista fino ad ora; vibrante, incalzante, appassionante ed avvincente. Ci metto anche un "ridondante", che non guasta e fa tendenza.
Avessimo perso, il giudizio avrei voluto fosse il medesimo, anche se la soddisfazione della vittoria ne accresce l'estasi emotiva.
Per una volta vorrei conferire un taglio giornalistico vero alla mia modesta cronaca, ma mi scappa già da ridere.
Onore dunque al (o alla) Fiamma Venezia, che ci ha messi alla frusta più di quanto dica il risultato finale e si è dimostrata una truppaglia fresca, dinamica, con un tasso alcolico ragguardevole in molti dei suoi elementi, non privi anche di tecnica e sapientemente guidati da una panchina tanto efficace quanto caciarosa.
L'appuntamento è quello che in gergo si definisce "partita di cartello". Il NBA, dittatore incontrastato del campionato, ruolino di marcia immacolato, miglior attacco, miglior difesa (e di conseguenza miglior quoziente canestri), miglior pubblico per quantità e qualità, migliori cheer leaders dai tempi del cinema muto, nonchè, ultimo ma non ultimo, miglior "personal reporter", attende la seconda forza del torneo - a mio personale giudizio - anche se la classifica la rilega al terzo posto del vangelo secondo James Naismith (n.d.r. inventore del basket).
Il pubblico non è quello della partita d'esordio, quando toccammo le tre cifre (oltre dieci decinaia di spettacolatori), ma conto ugualmente 18 donne (tre le quali una bionda smorzafiato mai scorta prima) e circa il doppio di maschi.
Con disappunto noto che mi è stato mosso uno sfregio scippando il posto destinatomi per censo.
Mi accomodo (si fa per dire) un po' più in là, piazzandomi alle spalle delle indemoniate "Brian's cheer leleaders" che parlano fittamente tra loro in cirillico (confermo agli intellettuali che hanno riso della mia battuta, che il cirillico è un alfabeto e non una lingua).
Gli "All Blacks" de Cannaregio (rigorosamente in mutandoni e canotta neri con schienati dei simpatici soprannomi o proclami di fantasia), durante la fase di riscaldamento mettono paura.
Un paio di lungagnoni schiacciano a canestro con bimane violenza (leggi schiacciata a due mani); altri bucano la retina da ogni posizione e con tecnica imparata; ed i restanti si fiondano a canestro con velocità e numeri d'alta scuola acrobatica. So che sto facendola un po' fuori dal vasetto, ma concedetemelo.
Dopo lo squallore di Eraclea...!
Dei nostri so già quasi tutto e mi acchiappa solo "Cespuglio" il quale, anche in riscaldamento pre partita, non imbrocca un tiro da fuori neanche a disegnarlo sulla lavagna. Se fa bene in fase di preparazione, non becca neanche il perimetro dell'area. Se riesce ad arrivare al tabellone, significa che l'ha aiutato qualcuno! Ma resta comunque "il" grande! Quando va in campo lui, le palle diventano tre.
"Pippo" invece, s'è premunito portandosi i "Lego" da casa.

Si va ad incominciare e loro conquistano palla, come poteva essere prevedibile dato l'atletismo dei loro lunghi. Spinti dai decibel che si sprigionano dalla loro panca e dal giustamente non celato desiderio di intimidirci per far bottino, si portano sul 4 a zero, complici anche i due arbitri evidentemente ancora umidi (fuori gli angeli si gavettonano peggio che sulla riviera romagnola d'estate).
Il nostro starting five accusa, purtroppo anche per tutto il prosieguo dell'incontro, un "Agnostico" formato "dove sono?", che in rapida e feral sequenza sparacchia in malo modo un tiro da fuori (alla fine mi sembra abbia un desolante 0/6 dalla lunga), commette fallo in attacco e perde una palla che se gli fosse caduta dalla zona inguinale, avrebbe nuociuto di meno. "Tip Tap" con un'entratona delle sue e "Cinofilo" con un due da fuori, arrestano l'emorragia (minchia, c'ho rimesso un rene ad imbroccare come si scrive correttamente sta parola). "Cinofilo" rischia che gli aizzo contro il suo incrocio tra un doberman ed un salsicciotto parafreddo sottoporta, quando sbaglia un canestro in astronautica solitudine. Buon per lui che nessuno dei loro lo credeva possibile e lui sfrutta la seconda orbita attorno al canestro.
Il 13 a 13 ad 1' e 25" dal primo ululato della sirena, vede a referto solo la citata coppia, con il "Danceur" che alloca pure la pesante che accende i led del 13 sul segnapunti. Nel frattempo un coach sobrio, savio ed ispirato, seppure con la giacca che estende ancora un po' troppo i bottoni in vita, neanche lontano parente dell'inquietante ectoplasma visto nel turno precedente, mette giustamente "Drazen" al posto dello smarrito "Agnostico" e tenta la carta "Armadio" al posto di "Sem", poco produttivo.
Non che "Armadio" faccia molto nel minuto che gli viene offerto prima della fine del quarto, ma se non altro scatena l'ilarità dei suoi fan sulle gradinate, che si sbellicano quando il "4" del Fiamma gli si schianta contro e stramazza al suolo, più groggy di un pugile sul viale del tramonto.
Il cronometro riparte per i secondi dieci minuti, e gli arbitri decidono di rendere ancora più "interessante" la partita mettendosi a zufolare a briglia sciolta. Il brano prediletto è senz'altro l'inedito "Tre secondi in area" di Cajkovskij, che dedicano soprattutto a noi in segno d'ingratitudine per l'ospitalità.
Per il resto, fino al 27 pari con cui viriamo alla boa, c'è di bello solo l'entrata da veterano di "Barbun", che fa un pregevole due da sotto con arresto fintato e ripartenza plastica (a tal proposito, dopo l'azione torna a riprendersi il catetere; chiaro esempio di senso civico e problemi contenitivi). Da imprimere nella memoria anche l'esecuzione dello schema su rimessa laterale, che vede "Sem" aggirare per linee esterne tutto lo schieramento e ricevere sotto canestro una palombella che sorvola tutte le teste e che lui quasi non lascia scendere sotto l'anello, prendendola al volo ed adagiandola al suo interno (dell'anello).
27 a 27 quindi, come non avessimo cominciato! Ed io ho già impestato 2 pagine.
I soliti ragazzini si cataputtano in campo a provare l'ebbrezza del paccoscenico (ho qualche problema con la "elle").
Ed a me tocca "Sem padre"!
Dopo gli auguri in saldo, mi chiede fiducioso un consiglio professionale.
Come risollevare le Ferrovie Italiane?
Un po' sovrappensiero a causa della bionda ed un po' impreparato sull'argomento, gli consiglio di mettere delle rotaie più alte.
Di contro la moglie, basita da questa perla di saggezza, mi chiede come risollevare qualcos'altro all'amato consorte.
Purtroppo, neanche con le traversine in cemento...!
Da questa situazione a dir poco imbarazzante, mi solleva (giusto per restare in tema) la ripresa dell'incontro.
"Tip Tap" si fa sapientemente trovare sulla traiettoria border line del loro play, al quale non resta che slavinare addosso al nostro. Ne segue un ipocondriaco "tecnico" fischiato a non so chi dei loro, per non so cosa (e non so neanche il preciso significato di "ipocondriaco"), ma che "Pippi crapapelata" sfrutta al 100% con 2/2.
"Sem", che nel frattempo ha azzerato l'arma e si è trasformato da dr. Jekyll in Mr. AIDS, piazza un due da fuori a dir poco sontuoso per tecnica, bellezza e coefficiente di difficoltà, avendo anche l'uomo attaccato ai pantaloncini, come la nutella sul pane pugliese (pene).
Nel frattempo non posso non annotare che le "cirilliche leaders", per la seconda partita consecutiva, transumano agli antipodi delle gradinate (per i semplici significa che si spostano). Non vorrei fosse a causa degli effluvi del "Marzenego n. 5" che ho regalato alla mia signora! (n.d.r. per i non residenti: il Marzenego è un canale che scorre tre queste lande, e "Chanel n. 5" è un noto profumo francese)
"Agnostico" pare risentire lievemente degli effetti del defibrillatore e trasforma un assist di "Pippi" concepito (l'assist) a seguito d'un'ottima (trenino ortografico) palla recuperata da Bonzio alla maniera dell'orca che si spiaggia per ghermire la foca (niente paura, ho indovinato tutte le vocali!).
Entrambe le compagini sono in salute ed al 5° dicono 33 allo stetoscopio elettronico collegato al tabellone.
Il coach azzarda "Calmomilla" per far rifiatare "Tip Tap" e sguaina "Cespuglio" nel tentativo di mozzare qualche avversario.
Il primo, però, è in bioritmo negativo e, purtroppo, produce solo caotismo. Forse gli gioverebbe un colloquio coi Testimoni di Geova, oppure una tisana?!
Al richiamo tra le colonne (n.d.r. rientro in panchina) tenta una macedonia sanitaria calciando belluinamente l'incolpevole borsa/valigia del pronto soccorso. Goooal!
"Cespuglio" invece, sembra quasi sorpreso dalla chiamata alle armi e, forse debilitato dall'evidente tonsura, calca il campo senza la consueta ferocia.
Gli unici due ulteriori punti nel paniere, li impallina un concreto Bonzio dalla postazione fissa, mentre "Agnostico" si merita il distacco della spina dopo un tiro dalla lunga che arriva a stento in area ed altre due cicche consecutive.
Lo "Zio" delle "cheer leaders" (il coach) si avvede solo a 2' e 5" dalla sirena di avere nelle retrovie entrambe i cecchini, e per non avere altro ...nelle retrovie in maniera dolorosa, ributta in campo il fratello del cane del sosia di Marlon Prando (al secolo "Cinofilo").
Ma ciononostante i "neri" ci rubano la piazza e regalano al pubblico la loro mercanzia guadagnando il preoccupante + 6 (41 a 35).
Durante lo small time (coniato adesso per definire l'intervallo tra un quarto e l'altro), azzardo la formazione che manderei in campo io e cioè: Bonzio, "Tip Tap", "Cinofilo", "Armadio" e "Drazen".
L' "Ispirato" (sempre il coach!) invece preferisce "Sem" e "Agnostico" agli ultimi due.
E gli va alla grande!
Ma prima di svelarvi il perchè, mi sembra doveroso informarvi che quando di svuota la panca per l'ultimo quarto, "Pippo", per risollevare il morale ai compagni non entrati in campo, propone di usarla per giocare all'altalena; ma siccome c'è anche "Armadio", non riesce in alcun modo ad equilibrare i pesi e desiste, tornando alle nano tecnologie (i "Lego").
Inizia quindi l'ultimo giro in giostra, con l'immenso "Cinofilo" che insalama (nel senso che insacca) una bomba all'urina impoverita.
Bonzio, che non è certo uno che si tira indietro o se ne lava le mani come il suo illustre avo (Bonzio Pilato), fa sentire il suo peso (e l'afrore delle ascelle) nell'area pitturata e segna un due da sotto.
Il loro "20", fortissimo atleta e superbo giocatore che ricordo d'aver notato in altre occasioni, gigioneggia a centrocampo con l'avversario sbagliato (sempre "Cinofilo") che spietato e letale come un crotalo, inesorabilmente gli addenta la preda dalle mani e s'invola al - 1 (42 a 43 con poco meno di 8' da giocare).
Dagli spalti l'urlo sale spontaneo, frammisto all'alito di qualcuno che ha già cenato, ed il pubblico diventa il 5° uomo in campo ("Agnostico", purtroppo come già detto, non c'è che fisicamente!).
"Sem" ruba palla, ma non concretizziamo sul ribaltamento.
Bonzio affresca il velleitario "4" avversario, reo d'aver ardito un'incursione in area nostrana e, dopo una fase di stallo della partita, finalmente rimette in moto il segnapunti con l'ennesimo tiro da sotto.
Da questo momento in poi, un "Tip Tap" posseduto decide di affardellarsi la squadra sulle spalle ed è la svolta.
Ne mette due dalla lunetta e detta il gioco da par suo.
"Cinofilo" non gli è certo da meno con la seconda papagna da oltre i 6 e 25 e ci libriamo sul 50 a 43 con un parziale di 15 a 2 che la dice tutta sullo spessore della nostra cotenna (nel senso che chiunque, prima di vendersi la nostra pelle, ce la deve togliere!).
"Sem", che nel tiro descritto nel terzo quarto mi aveva strappato l'aggettivo "sontuoso", con la bomba in sospensione atmosferica che piazza ora, si merita senz'altro l'aggettivo "lebronjemico" (da Le Bron James, noto terrorista dell'NBA, di scuola IRA - Irish Republican Army).
"Tip Tap" non da scampo dal diametro della mezzaluna e "Drazen" chiude il nostro referto con due da sotto, anche se quasi allo scadere commette una cappella monumentale.
In questa fase c'è anche la non irrilevante uscita di Bonzio con 5 falli.
La morosa sarà contenta... di tanta abbondanza...!
Gestiamo gli ultimi spiccioli con parsimonia fino al cessato coprifuoco scandito dalla sirena e dal belato liberatorio delle ugole nostrane.
Volete le pagelle?
E pagelle siano!
Sarò crudo ed ecocentrico come non mai.

"Agnostico e Armadio": voto 6 in due, quotato con inegual contributo (nel senso che non è un 3 ad entrambi). La motivazione, a chi interessa, la fornico (verbo fornire) alla fine;
"Barbun": voto 6,5. Nel Juke box del Noale il suo disco dura poco, ma appaga sempre. Detto del pregevole canestro in entrata, aggiungo che cerca di far giocare gli altri con passaggi intelligenti, ma spesso incompresi (leggi palle perse, più che compagni ignoranti);
"Bonzio": voto 8+. Regge la croce sotto i tabelloni (e anche Gesù Cristo). Qualche fallo di troppo nella foga (no comment). Generoso, presente e pugnace come ai bei tempi. Bravo!
"Calmomilla": voto 6- per il morale. Entra troppo carico e conscio che il suo ruolo vede "Tip Tap" in pole position. Cerca di dare il massimo nel minor tempo possibile, ma non è giornata. Peccato! In compenso ha un futuro come dissuasore di "vu cumprà" (vds. calcione alla borsa/valigia "tarocca" del pronto soccorso);
"Cespuglio": n.v. (non valutabile). Oggi non mi ha fornito spunto alcuno. E' una constatazione, non una critica! Ma sicuramente ero distratto o troppo concentrato ad altro. Succede.
"Cinofilo": voto 9/10. Il "pedigree" non si discute. Il referto non dice della concretezza e devastanza nei momenti topici. Sua la bernarda da 3 che ammannisce i cannaregici all'inizio dell'ultimo quarto e tromba la carica della riscossa. Insostituibile!
"Drazen": voto 7-. Sta rapidamente consolidando la nomination quale 6° uomo. Oggi il "Barone rosso" ha trovato cieli intasati e contraerea nutrita. Vinta la battaglia, si lecchi in fretta le ferite per il trionfo che lo vedrà sicuro protagonista alla fine della guerra;
"Pippicrapapelata": voto 6,5. L'avrei visto più a lungo in campo, specie per la latitanza di "Agnostico", ma il coach ha evidentemente e giustamente tentato di "curare" quest'ultimo con terapia intensiva, anche se fallita. Valido e prezioso il contributo globale di "White Mandingo";
"Pippo": n.d. (non divertito). Purtroppo per lui, almeno per quanto posso giudicare io da fuori, il coach non se la sente di rischiare il suo impiego in occasione di incontri tirati. E, onestamente penso che pochi gli diano torto. Non scoraggiarti e continua (coi "Lego" si possono fare un sacco di cose!);
"Sem": voto 8. Numero che gli si addice per bellezza di forme, eleganza, valore intrinseco e collocazione gerarchica nella scala da 1 a 10. Parte con l'aria tirata, ma poi...uno spettacolo. Consiglio un esame del DNA per escludere la paternità anagrafica;
"Tip Tap": voto 9/10- (il "-" perchè fuma!). Una presenza! Inquietante per qualsiasi avversario; una manna per noiale (noi e tutta Noale cestofila). Più penetrante di...una carica cava (vedi su Google), più dirompente del "C4" (vedi su Google), più teso di un cannone di Navarrone (vedi Gregory Peck e David Niven, regia di J. Lee Thompson), più preciso di una carabina Anshutz e di un Carabiniere con l'etilometro. Great!

Il fatto del giorno (pagella di "Agnostico" e "Armadio").

Vada la mia solidarietà ai Signori Agnoletto (proprietari di "Agnostico").
Ci accomuna la passione per il basket Noale, dove ci incrociamo quasi sempre, e due figli in crisi d'identità. Non fosse per le evidenti difformità antropometriche dei due pargoli, sospetterei un cocktail genetico. E si che l'avevo detto a mia moglie che non mi piacevano quei locali dove si pratica lo scambio di partner al buio!
"Agnostico", non essendo uno "strong man" continua ad incaponirsi nel tiro dalla lunga che lo prostra fisicamente e lo costringe ad un'esecuzione praticamente a due mani. Esecuzione che tenta di camuffare nel finale, con effetti balistici opprimenti. Con il suo fisico da pin up e la naturale leggiadria, se proprio non vuol tentare la carta ad "Amici" di Mario De Filippi, almeno si avvicini all'area smaltata dalla quale scoccare più agevoli tiri aerei od incursioni da sotto. Coraggio!
Sai del mio sostegno morale e della fede nei tuoi potenziali. Credici ancora!
Scrivo io ad "Amici"!!
"Armadio", mai come ora, soprannome fu più appropriato.
La sua ingombrante mole, come un vero armadio, arreda la stanza 3x4 nella quale spreca i migliori anni manovrando play station, joystick e protuberanze anatomiche.
Il titolo di MVP 2007 under 21, è nemmeno più un ricordo lontano. Sembrano passati centenni, se non addirittura secoli!
Stare sotto i 10 punti a partita, qualche mese fa era meno che impensabile. Farli nell'ambito dell'intero campionato corrente, è quasi una chimera! Il sommo poeta scrisse "Fatti non foste a viver come bruti, ma a seguir virtute e canoscenza".
Alan, riprenditi!

Chi è ancora vivo mi mandi un segno.
Anche brutale.

Nessun commento: