lunedì 11 febbraio 2008

Litania a Nord - Noallegria2

Fino in fondo

La punteggiatura la lascio scegliere al NBA.
Alla Dirigenza, al Tecnico, ai Giocatori.
Ma questa esortazione vorrei fosse la convinzione di tutti.
Per rispetto reciproco, per dovere nei confronti del pubblico.
E di Voi stessi.

Fino in fondo?
Con il punto interrogativo, lo giudicherei come una sorta di rassegnazione. Una resa o quasi.
Indefinibile per una compagine che fino ad oggi, anche nel male, mi ha entusiasmato ed ha motivato il mio "sacrificio" quasi settimanale nel raccontarne le gesta.

Fino in fondo.
Il "punto" e basta, mi farebbe pensare quasi ad un dovere poco oltre il simbolico. Una sorta di sufficienza di "sessantottina" memoria scolastica. Inutile. Offensiva.

Fino in fondo!
Esclamativo! Convinto! Determinato! INCONDIZIONATO!

Vorrei tanto poteste aver sentito con quanta energia ho pestato sui tasti queste ultime parole.
Oggi, mentre aspettavo "Ikea" intenta a sperperi cosmetici in profumeria a Mestre, sono stato avvicinato da un Signore che aveva visto senz'altro tempi migliori.
Con l'appiglio di ammirare il mio splendido pastore tedesco "Rocky", ha attaccato discorso raccontandomi gli ultimi dissesti della sua vita.
Portava male una delle due gambe, sorreggendosi ad un bastone.
Con altrettanta dignità vestiva abiti non proprio di prima mano, ne lisciviati di fresco.
Con la stronzaggine che mi distingue in questi casi, mi sono preparato dapprima a declinare la presunta ennesima questua della serata, non essendo stato capace di intuire il decoro morale della persona che avevo di fronte.
Poi, quando se n'è andato senza alcun accenno di richiesta d'aiuto (e ne aveva veramente bisogno), mi son venute quasi le lacrime al pensiero di non aver fatto nulla per lui.
E se l'avessi fatto, intendo sottoforma di elemosina, penso avrebbe avuto la levatura morale di impartirmi una di quelle lezioni di vita che mi avrebbero dato molto altro su cui riflettere.

Fino in fondo!
Lui ha deciso così.
Mi ha citato il brano (vero o presunto non lo so e poco importa) di uno scrittore americano circa l'umanità degli animali in contrapposizione alla bestialità umana. Al fatto che loro (i cani nella fattispecie) "non nascondono coltelli in tasca" e ti danno tutto, accettando (e non chiedendo) quel poco che ogni tanto ti degni di dare loro.
Ha raccontato dell'abbandono della gente nei confronti di quelli come lui; del dover vivere col barattolo di pelati chiesto "in prestito" alla vicina per condire un piatto sempre più spesso vuoto; degli "extracomunitari" (quelli "furbi") ai quali vanno case, sussidi e tutte le attenzione di certa "classe" di persone che producono parole e gestiscono il potere e le nostre sorti.
Allontanandosi così com'è venuto, ha detto "cos'ho da fare, mettermi in piazza, cospargermi di benzina e darmi fuoco?!"
Sapevo, a quel punto, di avere in tasca una banconota da 50 euro e una da 20.
Ce le ho ancora in tasca. Come quelle bestie!
Spero di poterlo ritrovare presto..., di avere un'altra occasione.
Per andare FINO IN FONDO!

De Amicis perdonami, non volevo!

Per chi legge e non lo sa, abbiamo perso. Ci siamo arenati sul Litorale Nord, all'altezza di Ca' Savio e la burrasca non ha paragoni con quanto si è scatenato all'indentro del palazzetto (chissà perchè sto coso mi da errore per "palazzetto" ed invece non fa una grinza per "indentro"?).
Perdere sul campo è la seconda costante dello sport.
Ma perdere fuori dal campo, prima della partita, durante la settimana, è molto meno sportivo e sicuramente poco edificante.
Uno di Noi (sembra) stia meditando di gettare la spugna dopo l'incontro da relegato in panca nella precedente partita.
Il "particulare" di machiavellico retaggio, in contrapposizione al bene collettivo.
Se così fosse, lo biasimo e non mi piace, indipendentemente da qualsiasi motivazione (a meno che non sia determinata da problemi di salute o extra sportivi).
La squadra (sembra) si stia "perdendo" - anche - a seguito di questa defezione, "forse" strumentalizzandola per mascherare propri limiti e poter sbottare contro il coach e qualche "star" troppo permissivata.
Da come la vedo io, pur giocandomi il gradimento di molti, ciò è prodromo di relativa maturità e serietà.
Sino a che si è veleggiato alla grande tutto è filato liscio (sembra).
Appena c'è stato il primo intoppo... (sembra) !
Io non so quanto ci sia di vero in quello che ho ipotizzato e non vorrei andare oltre il mio "mandato" di giullare e aedo all'inverso.
Mi limito a delle ipotetiche considerazioni delle quali, fin da ora, prego i direttamente coinvolti di perdonarmi. Se sbaglio.
Il Noale Basket è, ora come ora, "Tip Tap" dipendente! Lo si è visto contro il Mestrina (mancava lui ed abbiamo perso).
Contro l'Annia siamo partiti bene senza lui nello starting five, ma alla fine chi avrebbe scommesso che avremmo incamerato i due punti se non ci fosse stato?
Con il Litorale Nord, con lui in panca all'inizio, siamo andati sotto di brutto; abbiamo recuperato andando addirittura in vantaggio, ma mi chiedo: se fosse partito in quintetto avremmo beccato il 12 a 24 che ci ha costretti ad un dispendio energetico e nervoso nella rincorsa e dato fiducia ai nostri avversari?
No!
Come disse "Il Rotaia", è sempre meglio stare davanti!
Vox populi, vox Dei.
A qualcuno della squadra ciò può non piacere, ed è comprensibilissimo. Sicuramente non piace tanto neanche al coach ed alla dirigenza.
Non so se la "tolleranza" fosse stata già pattuita ad inizio campionato, pur di accaparrarsi "G" e puntare decisi alla "D".
Se così fosse, ritengo sarebbe stato onesto parteciparne gli altri, giusto per completezza d'informazione...
Io spero, penso e confido nel fatto che "Tip Tap", da ragazzo "giusto" come mi è parso, non sia l'ennesima vittima dello "star system" e receda da atteggiamenti guasconi.
Almeno all'interno del Team. Se non altro per non fare da capro espiatorio.
A questo punto del cammino non ci possiamo permettere di tergiversare, tutti assieme od ognuno per la propria strada.
Ma FINO "IN" FONDO!!!

Oggi, della partita.

Macinate decinaia di ettometri per aggirare la cimossa lagunare, io e l'"Ikea", sull'inconfondibile "Puntamarranto" preferita alla "Renò Frost" per scelta te...rmica, giungiamo ad un palazzetto casaviano già piacevolmente popolato, anche se l'intitolazione "Carpaccio" (noto piatto gastronomico a base di carne cruda...) incute qualche apprensione.
Facciamo in tempo ad ascomodarci sulle cementiche gradinate, che la tenzone sfocia.
Per noi si ammutandano: "Agnostico", "Armadio", Bonzio, "Calmomilla" e "Cinofilo".
Per loro: l' "11", il "14", il "21" e altri due che, non per offesa, non ricordo a quale numero abbinare.
Partono subito forte i nostri inseguitori di classifica, sfoggiando grinta, precisione al tiro quasi infallibile e completezza in ogni ruolo. Noi arginiamo solo con Bonzio autore dei primi 6 punti ed "Armadio" che si vede cascare i mano tutti i pochi rimbalzi difensivi (essendo, appunto, loro quasi infallibili) e toglie la sabbia dalla retina con una bordata da Punta Sabbioni.
"Lele Gante" tappato da trasferta in completo scuro Armani e cravatta rossa di Valentino, opta per "Sem" al posto di "Armadio" (? falli?) e "Pippicalzelunghe" per "Agnostico". Loro ci fanno male col "21", funambolico, e con l' "11", un quasi 6,7 piedi (anglosassoni) che si muovono bene e che sfoggia un bel tiro da qualsiasi arco del campo.
In un "amen" si esauriscono i primi 10 primi di gioco che ci vedono sotto 22 a 12, grazie al contributo finale di "Tip Tap" in penetrazione e con 1/2 da libero.
La seconda delle quattro frazioni di gioco vede fondamentalmente immutato il copione, con noi a seguire l'onda e loro a cavalcarla attorno ai 10 punti di vantaggio. Come già detto, i nordlitoranei sfoggiano conclusioni con drammatica precisione ed equanimità; noi viviamo di iniziative personali il più delle volte estemporanee e presaghe di caducità (cosa significa, a volte, essere troppo studiati! Non sai cosa dici, ma soprattutto a chi gliene frega qualcosa!).
Il bottino per noi, lo carpiscono "Tip Tap" (5) con le sue incursioni e conseguente realizzazione diretta o su tiro libero, "Calmo" (4) con altrettanto family feeling ed "Armadio" con un due da sotto. "El Puteo" ha anche l'onore di condensare definitivamente l'attenzione sulla terna arbitrale (giustamente mi farete notare che gli arbitri erano solo due, ma in quanto a cazzate...!), quando si vede negati due tiri liberi da sacrosanto fallo in fase di tiro.
Dello stesso avviso è anche il Signor Aliberti Rosario da Bronx Marghera (uno dei due "malfattori" - affettuosamente parlando - di stasera), il quale si confabula col collega e, dal labiale, ne chiede lumi.
Vi risparmio le ovvie contro deduzioni del direttore di gara incriminato.
La metà dell'incontro ci vede sotto di 9 (26 a 35), ma la mia impressione è che loro abbiano esaurito la spinta ed alcuni anche il fiato. Antisportivamente, quanto umanamente, confido nelle scarse doti di recupero durante l'intervallo.
Nei minuti che lo compongono, conto non con poche difficoltà la fauna che si agita sulle balze dell'impianto sportivo, difficoltà derivanti dal fatto che pascola qua e là con diverse esigenze.
Qualche "manza" meriterebbe decisamente un assaggio...
Con il beneficio d'inventario giungo all'autodeterminazione che siano 47 tori, 24 mucche e l'immancabile "Parafreddo", cane di "Cinofilo".
Ca' Savio dev'essere deserta!
Il bel parquette (o parquet per chi preferisce), viene nuovamente abraso dalle suole dei manipoli contendenti, che fino ad ora hanno dato modo di apprezzare lo spettacolo agonistico come mai ho potuto nel campionato in corso.
Confido che anche gli arbitri abbiano rifiatato ed resettato l'encefalo.
Chimera.
Il loro 6 piedi e rotti (magari!) è incontenibile ( e forse anche incontinente dato che i nostri "lunghi" hanno difficoltà a stargli addosso) ed è il terminale delle loro azioni ogni volta che tentiamo di inaridire le loro fonti di gioco.
Per nostra fortuna il "21" ha i fili nervosi scoperti ed il coach è costretto a flemmatizzarlo frequentemente in panchina.
Ha un trattamento di palla che ho visto in pochi giocatori e mi ricorda in ciò il "Poz", ma vorrei che qualcuno dei nostri gli difendesse sopra come loro fanno con noi (guancia a guancia) per vedere quanto sia vera gloria.
Cominciamo comunque la rimonta con "Sem" autore di 8 punti (bomba inclusa); 7 li apporta "Tip Tap" con repertorio vasto ed approfondito; 3 udite, udite, sono incestati i un sol colpo da "Agnostico" in vena di sputtano; 3x1 offre anche "Cinofilo" e 2 da sotto li marca, infine, anche "Armadio".
Entusiasmante l'altalenarsi del punteggio tra il 7° e la sirena che ferma tutto sul 51 pari, prima del "Rien ne va plus, fait votre jeux" dei successivi 10'.
Cominciamo male con Bonzio che spreca colpevolmente da sotto per voler evitare l'onta dell'uso della tabella.
A questo punto permettetemi uno sfogo: ma che cazzo lo teniamo ancora a fare il tabellone?! Non lo usa più nessuno.
Medito seriamente di denunciarlo alle ASL ed all'ISPESL quale potenziale fonte di rischio ai sensi del D.Lgs. 626/94 (o semplicemente "la 626" o legge Beghelli) e farlo bandire dai campi di gioco.
Fortuna che, dopo un libero su due trasformato da "Cinofilo", c' è "Drazen" a ridarmi il gusto pieno della vita, prima con uno stupendo canestro al volo su rimessa laterale magistralmente inventata da non so chi e subito dopo andando allo stoppo di prepo sul troppo fiducioso "21". Aspetto ancora il Montenegro, però!
Tra una maramalderia e l'altra della coppia di zufoli in grigionero, "Pippi" ne mette uno da fuori che ci appaia sul 56 del tabellone elettronico, a 6' e 44".
Nel tentativo di trovare un alibi, ipotizzo che i due direttori di gara abbiano cenato prima della partita e che qualche ruttino gli sfugga al controllo e finisca estemporaneamente nel fischietto.
Speriamo non ne abbiano uno di riserva anche nei pantaloni.
In ulteriori quattro minuti e mezzo, sia noi che i nostri avversari produciamo un solo canestro cadauno ed a meno 2' e 12" lo spasmodico braccio di ferro si avvia all'epilogo che il rango dei due contendenti di questa entusiasmante serata non meriterebbe.
I due arbitri, purtroppo questa sera degni di ben altro agone e, forse, di più premiante cimento, smarriscono definitivamente la retta via e s'impaludano fischiando agonizzanti contro tutto e contro tutti.
E' la classica goccia che fa traboccare il water!
Rosario Aliberti tenta addirittura di espellere il complice, pur di patteggiare un esito dignitoso alla propria prestazione!
Non è più partita!
Non è più sport.
Dal pubblico, aggregato nelle diverse fazioni dallo sdegno nei confronti dei due zufoli, sfociano commenti tanto vibranti quanto composti, nonostante la provocazione.
"Banzai", lo zio sclerato di Bonzio ( che altri non è che "Bonzai" in formato trasferta), minaccia di gettarsi dalle gradinate.
Se riesce a scalarle.
Io stesso, schifato, mi trovo a gridare che chiedano scusa al basket per questa loro indegna farsa.
In campo, a noi viene comminato un doppio fallo tecnico, viene espulso "Sem" non so per quale motivo (Alan dice per proteste a causa dei ritardi delle ferrovie e per gli stipendi d'oro ai dipendenti fannulloni delle medesime).
"Qualcuno" realizza un 1/1 da tre punti (di sutura) contro l'arbitro con la barba il quale, non sapendo chi sia stato, si autoespelle in un eccesso d'autarchia.
"Ronzio" padre di Bonzio (anche lui in versione da trasferta) si becca un tecnico per aver "recitato" il Rosario a voce troppo intelligibile.
Mi dicono fosse invece da sanzionare un'indolore espellenza, dato che egli funge da accompagnatore.
"D.J. Paletta" viene strattonato e picchiato un po' da tutti con la scusa di calmarlo e rischia di fare il viaggio di ritorno in Mercedes, comodamente sdraiato dietro e con le mani conserte.
"Armadio", se le cose prendono una brutta piega, dispera e si dispera di trovare qualche pizzeria ancora aperta.
Vince, non immeritatamente, il Cavallino-Treporti Litorale Nord di Ca'Savio (per farci stare tutto hanno dovuto scrivere anche sui mutandoni).
68 a 64 il finale.
Perde, immeritatamente, il NBA.
Siamo in credito con la sorte e lo riscuoteremo il 22 p.v. andando a chiarire in quel di Venezia, chi comanda.
Loro!

Personaggio del giorno: coach Brianese Gabriele.
Come tutti i dittatori che si rispettino, è tollerato nelle buona ed agognato (nel senso di posto alla gogna) nella cattiva sorte.
Pregi:
- le "Cheer Leleaders", al secolo le misteriose "Metio Nina" e "Sero Tonina" che innalzano il GB (Gabriele Brianese) l'omone della crescita del NBA, così come il GH (l'ormone della crescita) viene stimolato dagli omonimi neurotrasmettitori "metionina" e "serotonina";
- il sarto e l'acconciatore.
Difetti:
- quanto tempo avete?
Scherzi a parte, persa l'imbattibilità, all'interno del team si è manifestato l'antipatico fenomeno per cui tutto il sopito sembra trovare giustificazione per uscire allo scoperto.
E giù con il fatto che non dialoga coi giocatori; che non fa spogliatoio; che usa pesi diversi e diverse misure a seconda di chi ha lo stesso atteggiamento o commette la stessa infrazione (leggi ritardi a partite e/o allenamenti), ecc..
Qualcuno direbbe che era così fin dall'inizio e quindi preventivabile, ma mi permetto di far notare che siamo in un contesto sportivo dilettantesco e non in ambito professionistico o professionale. Qualche concessione (sempre se spontanea) ai rapporti umani potrebbe giovare, fermo restando che ognuno se la conta e canta a suo piacimento;
- tra i professionisti, anche chi sta in panchina viene pagato. L'unica ricompensa tra i dilettanti è ... dilettarsi, se te ne viene offerta l'opportunità;
- ogni tanto effettua dei cambi discutibili, ma vedendo l'abbinamento di certi capi di vestiario...
- tabagista.

Il fatto del giorno: l'arbitraggio.
Contro l'Annia mi ero pavoneggiato del fatto di non essere avvezzo a parlare male degli arbitri e degli avversari.
Appunto!
Ma di solito le critiche le considero pretestuose; in questo caso invece mi associo al malumore unanime che i due sfortunati direttori di gara odierni hanno generato.
Possiamo scomodare le solite frasi fatte del tipo che: anche loro sono esseri umani e quindi soggetti a sbagliare; che è questione di interpretazione degli episodi; che ci vorrebbe la moviola in campo e bla, bla, bla.
Fatto è che hanno rovinato la prestazione delle due più belle squadre del torneo (sempre e solo a mio modesto parere), adottando una direzione antagonistica allo spettacolo che si è e si sarebbe potuto gustare sul campo.
Io ritengo che se si è addivenuti ad averne 2, se non addirittura 3 a dirigere anche gli incontri minori, ciò non sia dipeso dal desiderio di contribuire al milione di nuovi posti di lavoro di berlusconiana memoria, ne ad attribuire a ciascuno la giurisdizione su una determinata parte del rettangolo di gioco od a farli affaticare di meno correndo solo fino a metà campo.
E' assodato che quattro occhi vedono meglio di due, così come due teste ragionano meglio di una.
E' solo questione di condividerle in una rete comune. Come i personal computer.

Basta! Ora è domenica.
E' una bellissima giornata, ho adempiuto ai miei doveri coniugali (rifacendo i letti, lavando i piatti e le tre auto di famiglia, nonchè bonificando il giardino dalle tracce canine) e sono più di sei ore che sto dando sfogo alle mie pulsioni mentali.
Fatemi andare a qualcosa di più utile che pontificare.
In fin dei conti, come disse quello con il revolver alla tempia, "è solo un gioco!" (n.d.r. roulette russa).

Niente pagelle.
Autovalutiamoci.

Forza "Cespuglio"!
Coraggio "Pippone"!
"Barbie" non ci deludere!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Salve sono di una squadra avversaria e ci siamo scontrati a inizio campionato, mi piace leggere le recensioni delle partite e in questo caso vorrei porre un quesito all’autore del topic (altre opinioni sono ben accette) su un argomento un pò delicato (in quanto accade anche nella mia società). Secondo il mio punto di vista è giustissimo che il Noale Basket ed in questo caso l'allenatore il quale ha l'ambizione di andare in Serie D debba schierare in campo i giocatori che gli danno maggior fiducia, quelli che gli garantiscono un certo tipo di rendimento per vari motivi prima di tutto l'obiettivo prefissato e secondo il sacrificio economico della società (sostenere le spese di un campionato non è uno scherzo). Detto ciò però bisogna riflettere su alcune cose... la prima riguarda il futuro, se in rosa hai dei giovani in cui credi, perchè impiegarli per pochi minuti o tenerli in panca durante le partite o farli giocare solo contro gli scappellati, cm riusciranno a maturare e fare quel salto di qualità richiesto???
non scherziamo l'allenamento non basta... non sarebbe meglio darli in prestito un anno??? In una squadra dove possono giocare quasi sempre in modo da farsi le ossa??? Secondo me sarebbe più gratificante e riuscirebbero a crescere caratterialmente… invece di essere giù per la panchina!!! Non serve andare in 12 alle partite per poi giocare in 8…a voi

Anonimo ha detto...

grazie per seguirci, e come darti torto sulle recensioni, sono grandiose, sull'argomento giovani non so su quale società ti basi per dare dei giudizi in quanto qui hanno giocato perfino giovani del 91 alcune partite del campionato anche se con minutaggi scarsi e inesistenti, sfortunatamente uno si è infortunato gravemente, solo che come è normale che sia serie A o promozione ma anche giovanili o cortile dietro casa c'è chi gioca di più e chi meno, se si volesse giocare sempre allora bisognerebbe andare via in 5... questo è il mio punto di vista! mentre se guardiamo noi forse il problema è un altro visto che i giocatori che spero non capiti più sono rimasti più volte in panchina non sono proprio dei giovincielli (dipende che età per te sono giovani)...

Cambiando discorso le sanzioni per i due giocatori sono:
SAM 1 giornata
G 4 giornate...
onesti gli arbitri...

J. ha detto...

Scusate... 4 giornate a Monaro? Tra l'altro visto almeno uno dei due arbitri della partita... vabbe' tralasciamo... ma cos'ha fatto?

jolly