Oggi, possiamo dire che ha sbagliato chi non c'era!
Partita intensa, vibrante, appassionante ed appagante.
Quasi arrapante!
Io e l'inseparabile consorte arriviamo al "Beghelli Center", squallido impianto post bellico aggravato da un'illuminazione da sanzione INAIL (i neon avranno si e no un ettowatt di potenza in tutto) che fuori piove con insistenza debosciante.
Stavolta vi risparmio digressioni varie pre partita, perchè "Ikea" mi ha contestato le 10 ore impiegate la volta scorsa per il mio commento.
Piove, dicevo, e mentre guadagnamo l'ingresso del palazzetto, l'acqua arriva anche orizzontalmente rendendo vano l'ombrello che ci contendiamo.
Varcata la soglia, tra l'altro la porta è senza maniglione antipanico (per gli addetti ai lavori), ci accoglie uno strano silenzio ed entrando sul parterre ce lo spiega la presenza di una dozzina appena di spettatori.
Le squadre sono già ai blocchi di partenza ed ho giusto il tempo di annoverare tra essi (spettatori): "Pabonzio" e "Zibonzio" nella posa già descritta nella precedente partita; la sorella di "Pippo" e la morosa di "Calmomilla" e, tra la tifoseria avversaria, "Bradipo" compagno di squadra di "Armadio" nelle under del sodomalizio Giants-Team 78 di alcuni campionati or sono.
Al cospetto di tal mortitudine di pubblico e con le meteo descritte in premessa, i prodromi sono da tregenda.
Chi sa tradurre quello che ho detto ha la mia stima.
Invece già le prime battute sono spumeggianti e ci catturano (ci fosse anche del panettone, saremmo ancor più in tema natalizio).
I mestrini si presentano in sottoveste ed organico nel segno di un globale rinnovamento.
In panca, se non erro, si rivede coach Metz.
Sotto la panca, la capra canta!
Egli, il Metz, che è stato mio compagno di banco nel biennio al "Pacinotti", lo scorso anno non mi sembra guidasse la compagine (o per lo meno non nelle partite alle quali ho assistito).
Essi partono con un quintetto molto basso e, di conseguenza, potenzialmente dinamico (non fosse per la sottoveste nella quale rischiano d'inciampare).
Tra l'altro non viene subito schierato Diouff - da noi nel precedente campionato - unica loro risorsa nel ruolo - apparente - di centro.
"Mascalzone" risponde con "Pippo" e "Niuentri", promossi nello starting five e con i "senatori": "Agno ", "Shrek" e "Foretto".
I locali la buttano subito sulla circolazione rapida della palla e con un basket totale ed asfissiante con l'intento di prendere il largo (che non è "Armadio") e mettercelo... in soggezione.
"Agno" si fa carico, in questo frangente, di zavorrare la fuga delle furie rosse (carina, come già detto, la nuova tenuta di gioco) con una pregevole iniziativa lungolinea e realizzando entrambe i liberi concessigli nell'azione successsiva.
Loro pressano fin dallo spogliatoio e noi incontriamo qualche difficoltà.
Bellissima comunque un'azione di "Pippo" a bordo campo che dribla il pressing di due avversari piroettando in palleggio ad una velocità impensabile per degli umani.
"Shrek" realizza l'en plein dalla eremity line, purtroppo non imitato (stranamente) da "Pippo" - che invece sbaglia i suoi due - e da "Foretto" che pure li cicca entrambedue.
Dopo 4'30" siamo 6 a 10 e perdiamo troppe palle (da coglioni).
E mi si passi l'ossimoro.
Se qualcuno sa cos'è!
"Diouff" è nel frattempo entrato da un minuto.
Ed è già stanco!
Si vede che anche qui gli allenamenti...
Si fa ammirare più per la felinità dei movimenti e per la presenza scenica, che per la concretezza. Del resto, se così non fosse, giocherebbe tranquillamente tra i professionisti date le potenzialità atletiche che si ritrova.
Con tre passi e mezzo è già dall'altra parte del campo.
Per nostra fortuna sono i passi successivi che lo fregano!
"Calmomilla", sfornato al posto di "Agno", contribuisce alla media disastrosa dai liberi sbagliando i suoi due, ma è uno spettacolo per come solca il campo in palleggi ubriacanti ed a velocità sesquipedale.
"Shrek", per quanto in affanno per il gioco a mille all'ora, riesce ad essere in area avversaria al momento giusto per correggere un erroraccio da sotto di "Foretto", oggi parso in leggero appannamento fisico e psicologico.
Al 7° "Strass" (che rischia di aggiudicarsi il soprannome "Brenda", se non la smette di provocare il mio bambino sul blog) rileva l'amico "Shrek" mentre "TamTam" soffia il posto all'Ing. "Pippo" che non ha ancora individuato le giuste geometrie in campo.
"Strass" mi manda subito in sollucchero con un mistico sottomano di mancina in contropiede, mutuato da qualche star NBA.
Spettacolare anche, subito dopo, "Calmomilla" che si libra in volo con impressionante leggiadria sulle crape degli avversari.
Ancora "Strass" si fa beffe di Diouff segnando virilmente da sotto e confermando il giudizio di "bello quanto vago" che ho attributato al loro coloured.
"Paranegro" entra al posto di "Foretto" appena prima del suono del primo stop che ci vede sotto di una sola lunghezza (15 a 16).
Sul mio artigianale taccuino di carta rigirata (nel senso che uso carta gia scritta su di una facciata) ho segnato: "TamTam": Non pervenuto!
E non tragga in inganno il bell'assist che egli sfagiola a "Paranegro" all'avvio del secondo quarto, perchè la prova non è stata all'altezza.
E ce ne dispiace.
Probabilmente non ha smaltito il jet-lag (disincronosi circadiana) del viaggio da Mirano.
"Strass" invece è in palla per due e disarciona un rimbalzone condito da un urlo belluino, trasformando da sotto.
Un arietico "Niuentri" - nel senso che scardina la difesa avversaria - si guadagna un fallo nelle retrovie (sentito male?) nemiche e trasforma la doppietta conseguente.
E' un buon momento per noi e coach Metz ha un battibecco col capoarbitro, a significare il disappunto sia per lo svantaggio che per la direzione di gara (a dire il vero, orribilante).
Alla fine conclude appellandosi al quinto comandamento ed al censo derivantegli dai 35 anni di panchina accumulati.
A guardargli il culo, li porta bene!
Chiaramente coach "Mascalzone", appassionato di "Hitchcock", ne combina una delle sue rompendo l'inerzia di "Niuentri" e sostituendolo con "Babydunk".
"Paranegro", dato che è stagione, tenta di potare una mano all'avversario in improbabile tiro da tre.
Colui ce li sgnacca dentro tutti dalla linea di punizione!
Ritengo che abbiamo obiettiva difficoltà a far girare la palla non tanto per la difesa avversaria, che s'è di molto affievolita, ma più che altro per il vezzo dei nostri piccoli di non privarsene (della palla), quasi fosse una sorta di castrazione.
Al 5' 30" è 23 pari con un'incredibilmente bella incursione di "Pippo" alla quale fa seguito l'ennesimo rimbalzo di prepo da parte di "Strassminator" che poi spadella malamente tutti e due i liberi.
"Babydunk" pesta la linea dei 6 e 25 quasi fosse una cacca e gli convalidano solo i due punti.
Il soggetto è la linea dei 6 e 25!
"Strass"... sporca, invece, la prestazione maiuscola con un erroraccio a porta vuota.
Rimedia la situazione igienico-sanitaria un'azione energica e sanificante di "Paranegro" formato Michael Jordan (e Mastro Lindo).
"Strass-one", padre abortivo di "Strass", tiene allegra l'atmosfera commentando megafonicamente gli episodi controversi e massacrando il padre di "Pippo", costretto ad una "ola" solitaria a suon di spintoni.
"Paranegro" replica la Jordanata siglando due punti in arretramento volante.
Ma è ancora "Strass" a contendergli la palma di MVP, prima facendo il proprio dovere dalla lunetta e poi, dopo un 1 su 2 di "Foretto" dallo stesso... astro, estirpando un poderoso rimbalzo e capitalizzandolo con due buoni del tesoro da sotto l'anello.
La squadra - a questo punto - stringe le maglie difensive e manda in bambola il nemico.
"Paranegro" ruba la palla e si eiacula a canestro.
Neanche tempo di toccar terra e lancia un sublime contropiede di "Foretto" che non può non finalizzare.
Bella partita e siamo 39 a 33 quando tocchiamo la mezza vasca.
Nell'intervallo i tabagisti transumano all'esterno, compensati dall'arrivo degli Agnoletto's family.
"Sem", siccome "non c'è più posto in panchina per i non mutandati", si "accontenta" delle due nostre supporters marcandole a uomo.
Si becca un fallo (!?) dall'arbitro, perchè usa troppo le mani.
Allo scocco dei 10' di pausa sindacale, rientrano in campo sia le squadre che gli spettatori.
Stranamente ne conto una quarantina rispetto alla sporca dozzina di inizio partita, segno che la crisi tiene lontani dagli stadi i tifosi (nel primo tempo) anche quando non si paga il biglietto.
"D.J. Paletta", a bordo tavolo della giuria, sembra intento a spolettare le bottiglie d'acqua minerale quasi fossero granate.
Ricordando forse i bei tempi da incursore, vissuti nella grande guerra.
La prima!
Anche "Armadio" ha fatto incetta di bottigliette.
Gara di rutti in panchina?
Alla ripartenza, da annotare (e lo sto appunto facendo!) un sacrosanto canestro (secondo me) non concessoci.
Ma io risalgo alla preistoria del basket e potrei anche essere in torto.
Ma sicuramente con molti altri sia tra il pubblico che tra i giocatori.
In pratica succede che qualcuno dei nostri entra a canestro e Diouff sbadila una tal manata sul tabello che questo va quasi in tilt.
Ai miei tempi sarebbe stato canestro, ma se così non è, buono a sapersi!
Insegnerò ad "Armadio" a sguarratare il canestro come fosse la vendemmia delle olive.
O è la trebbiatura?
Comunque, vediamo quanti segneranno ancora!
Sarà che l'episodio mi ha messo di cattivo umore, ma non mi va neanche molto il quintetto che chef "Mascalzone" ci sforna.
Ma è pur sempre una mia opinione.
Scendono in campo: "Agno", che dopo le pirotecnie iniziali è imploso in uno strano scialbore ; "Shrek" che, come già detto, evidentemente non è attagliato per gli avversari odierni (o sta andando in letargo); "TamTam" che deve riaccordare la pelle del somaro per tornare a tamburellare come può e sa e, per finire, "Foretto" che oggi ha trovato pochi spazi e degli antagonisti più prestanti e rapidi che lo hanno imbrigliato a dovere.
Ma gli Shrek vanno o no in letargo?
Boh!
Il solo "Niuentri" mi da affidamento - per il vigore e la determinazione - anche se non è ancora un top scorer.
Ma bando alle ciance (che non mi competono), riprendo la commentazione con la brutta cappella da sotto di "Shrek", per fortuna nostra rattoppata da "Foretto" che realizza sfruttandone per lo meno la mole (di "Shrek").
"Niuentri" si inventa uno sky hook alla Karem Abdul Jabbar, non so quanto voluto (leggi "presunto colpo di culo").
Nel breve volgere di pochi istanti, il capo arbitro raggiunge il top del proprio odierno monologo (a voi interpretare il significato recondito del termine), fischiando prima un tecnico al loro n. 10 ("TamTam" trasforma l'ambo in moneta sonante, incrementando il nostro bottino sul tabellone elettronico) e poi sanzionando allo stesso modo "Niuentri" per aver detto "accipicchia".
Comunque, "Agno" si guadagna la paga con una delle sue consuete scivolate lungo il fondo avversario (non in quel senso, depravati!) e poi viene servito lungo in contropiede da un attentissimo e precisissimo "Niuentri" (sembra quasi un'azione di football americano).
Nonostante i miei timori (e la figura di ... che ho fatto con le mie perplessità) siamo avanti 49 a 41 al 5' 30".
Anche "Shrek" mi sbugiarda di lì a poco, esibendosi in un tiro entro area carpiato all'indietro e con salto verso il basso, del quale detiene il copyright.
"Pippo", sfornato in campo a gratinare ancora un po', mi mette in apprensione ostinandosi a gimcanare tra miriadi di nemici con la palla in mano fin quasi allo scadere dei 24".
Ma alla fine anche egli mi sputtana guizzando in area e segnando nonostante il falcio subito (ma senza trasformare l'indennizzo decretatogli dall'arbitro).
Il nostro coach fa mettere a referto anche il giovane play che mi aveva ben impressionato contro non ricordo chi, ma premetto che oggi non ha reiterato quella prestazione.
Forse la fascetta gli stringeva troppo.
"Strass" rileva "Shrek", ma mi chiedo perchè "Mascalzone" continui a far lievitare in panca sia "Babydunk" che, soprattutto, "Paranegro".
"Pippo" infatti continua a non dar via la palla in maniera preoccupante ed oggi non è neanche in serata dalla lunetta (0/2 nell'occasione).
"Niuentri", nonostante si veda che non ha ancora il perfetto ritmo di gara e manca di tenuta alla distanza, si guadagna comunque un penalty e realizza 1 su 2 dal dischetto.
Al fil di sirena del 3° set, siamo 54 a 47.
Nella cabala il n. 54 è associato alla cacca (e simboleggia fortuna).
Il n. 47 è notoriamente il "morto che parla" e per questo, qualcuno al tavolo della giuria sembra preoccupato!
E ne ha - doppiamente - ben donde, in quanto il tiro scoccato allo scadere da un mestrino, ci finisca nel paniere dei tre punti per il 54 a 50 che, anche se non preoccupa, di certo non tranquillizza.
Quando inizia l'ultimo quarto, i giochi sono tutt'altro che definiti e la partita ti acchiappa (nel senso di coinvolgerti e farti stringere le chiappe).
"Pippo" continua ad incapponirsi in duelli di palleggio con tutti gli avversari che trova e quando supera quelli, va a cercarsene altri in panchina.
"Carestia" (il baby play con la fascetta) viene ostinatamente (e ostianatamente) tenuto in gioco,ma non è proprio la sua serata.
Fortunatamente c'è San Paolo ("Paranegro") che nella sua lettera agli Apostrofi li...apostrofa da vero "lider" (da non confondere con il noto hard discount), inneggiando alla resurrezione.
Dando il buon esempio, segna da sotto l'altare con rara misticità.
Chiama poi a raccolta i devoti "Calmomilla" e San Luca (biondo), per "Agno" e "Pippo" che hanno smarrito la retta via e guadagnano l'inginocchiatoio, a recitare quattro porchi e qualche ave Maria.
Una sua parabola (da fuori) ci frutta un'offerta di due dobloni che allontanano un po' il Maligno (58 a 55 al minuto 4 e 30").
San Nicola "Calmomilla" passa tra le fila dei peccatori per la questua, ma ne esce con un solo doblone.
Allora chiede aiuto ai confratelli e con una corale a tre, conclude una spettacolare benedizione urbi et orbi da sotto la ferrosa aureola.
Poi, aggirato il pulpito, ritenta miglior messe dall'altro lato della chiesa, ma ottiene lo stesso bottino dell'azione precedente (1 su 2).
Però allunghiamo sul 62 a 55 che sa di decisa redenzione.
Il Maligno tenta la disperata reazione assumendo le sembianze dell'uomo nero (Diouff) e andando giù duro con San Luca.
Questi però, con animo fin troppo caritatevole, lo perdona e sbaglia entrambe le frustate.
Allora San Paolo chiama a se anche Lazzaro "Strass" e dicendogli "alzati e pedala", lo manda in contropiede a consacrar due ostie.
Dio non voglia (!), Lazzaro non si accontenta e correndo ancor prima di aver ripreso a camminare chiede un altro miracolo tentando di volare in un ennesimo contropiede.
Ma, come Icaro, si avvicina troppo ai neon e finisce per schiantarsi miseramente.
"San Paolo" gli imparisce l'estrema unzione e dicendogli "col cazzo che ti ridò una palla" segna da solo tirando da fuori il sagrato (2 punti).
Entrambe le squadre hanno commesso - già da molto - peccato mortale (bonus) e da questo momento "Calmomilla" entra da solo nel ghetto mestrino in cerca di anime da redimere.
Ma becca un sacco di mazzate, portando in parrocchia la miseria di 1 una pecorella smarrita su 6 e guadagnandosi l'appellativo di "Nik Manofredda".
Non gli resta che fare penitenza e chiedere scusa a San Paolo, regalandogli un assist al bacio (di Giuda) per il 69 a 63 finale.
La fine della messa e lo scambio del segno della pace tra i contendenti, ci rigetta nelle strade della metropoli bonificata (Mestre era palude) alla ricerca di nutrimento per il corpo, dopo aver nutrito lo spirito.
MVP: San Paolo "Paranegro", per la pulizia della prestazione ed alcune finezze pregevoli;
Lazzaro "Strass" per i commenti del padre.
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA: San Nicola "Calmomilla" (Nik Manofredda).
MIGLIOR ATTRICE (PORNO): San Luca "Biondo", per il tentativo di duplice stupro da dietro, patito e non sanzionato, nelle battute finali.
MIGLIOR REGISTA: Hitchcock "Mascalzone", perchè chi vince ha sempre ragione.
MIGLIOR COLONNA SONORA: "Armadio", per i rutti.
MIGLIOR PEGGIOR GIOCATORE: ex aequo "TamTam" e "Carestia".
MIGLIOR PIZZERIA: quella dove siamo andati io e "Ikea".
MIGLIOR SCENOGRAFIA: alla terza, in camera da letto.
Inshalla.
A ssòrata!
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