martedì 15 dicembre 2009

Noalestintore Vs Fiammadivampa

Vergogna!

Da voi

non me lo sarei proprio aspettato.

E non certo in questo modo e con una tal differenza.

Dopo tutte le aspettative riposte e le soddisfazioni ricevute, ne avrei veramente fatto a meno di una tal vigliaccata.

Non ci sono scusanti.

Non ho più fiducia ne stimoli e non contate più su di me.

Rivolgetevi a qualcun altro al quale riservare queste fregature.

Io posso ancora privarmi di quello che mi avevate dato fino ad oggi e trovare appagamento altrove senza dovervi assolutamente nulla e senza provare alcun rimorso.

Certo sarà critica, all'inizio, perchè mi piaceva veramente molto, mi faceva rivivere i bei tempi del mio vigore giovanile, che grazie a voi era tornato come allora anche nello spirito.

Il rivivere le stesse sensazioni ormai sopite, provare la stessa voglia e l'entusiasmo d'un tempo grazie a voi.

Ora invece, sembra che tutto mi stia cadendo addosso.

Non posso sostenere questa delusione che forse sarà l'ultima di quest'anno, ma che non mi suscita ottimismo per il prossimo, data la vostra inaffidabilità.

Bastardi!

Aumentare così il prezzo del Viagra.

Alan mi fa:

Ohu (siccome mi chiama sempre così, penso sia il diminutivo di “venerando Padre”), che cazz hai scritto?

Non è aumentato!

E io gli dico dubbioso:

e tu, come fai a saperlo?

Me l'ha detto la mamma!

Ah! Ecco.

Vabbè, dai.

Anche se gliene frega a pochi, faccio sto sforzo.

Io ed “Ikea”, alle 20.15 siamo ancora a casa in... attesa di un'ora decente per avviarci alla partita.

Dubbio.Comincia alle 20.30 od alle 21.00?

Panico.

Lei si immutanda più velocemente possibile.

Io mi attacco al blog.

Tranquilli. Possiamo... farne ancora un'altra...

Comincia alle 21.00.

Chi doveva dar carte?

Giungiamo a Noale e, dopo aver ormeggiato l'incrociatore, entriamo al pala che le luci si stanno ancora accendendo e “Pabonzio” sta facendo il Nutella sulle gradinate per vedere se riesce a battere il record.

Ci saranno una mezza dozzina di supporters in tutto, alla faccia dell'invito ad accorrere numerosi rivolto da “Foretto” sul blog.

Probabilmente paghiamo la concomitanza di un concerto corale in cattedrale, del maestro...Muti.

A parte la battutella, il concerto c'è veramente (anche se non di Muti).

“DJ Paletta”, “Pippicalzelunghe” ed “Armadio” stanno approntando strategie per come disporre la gente in panchina senza che si ribalti dalla parte di quest'ultimo.

Ci manca peso per l'assenza di “Niuentri”.

Sarà dura.

“Pippo” sta nastrando la retina del canestro, tenuto a fatica da “Strass” e “Shrek” (c'è infatti il timore che svoli via se qualcuno apre la porta).

Chiaramente la paura è che “Pippo” svoli!

Praticamente è successo che in riscaldamento “Shrek” è finalmente riuscito a saltare abbastanza per appendervisi (alla retìna), ma l'ha staccata.

Tutto contento, va in giro per il campo a firmare autografi che nessuno gli ha chiesto.

Siccome paga, alcuni accettano.

“Pabonzio”, ebbro d'orgoglio, si getta dalle gradinate verso il figlio.

Di testa.

“Mascalzone”, visibilmente preoccupato, dice alla squadra di non fare i furbi e di arrivare a metà campo con il dai e vai e girare intorno alla salma,.

“Bonzia” accorre dal marito e farfugliando frasi incomprensibili (e fin qui nulla di strano), amorevolmente ne traccia i contorni con il gesso sul pavimento.

Sindrome da “RIS” o “CSI”?

Colpo di scena.

Sentendo la presenza dell'amata consorte e compagna di mille avventure, il nostro si alza con un che di miracoloso e riguadagna le gradinate.

Prende la rincorsa e si rituffa nuovamente da più in alto.

Tra le nostre fila manca anche “Carestia”, oltre agli scioperati cronici (“Sem” e “Armadio”).

“Paranegro”, il più in palla dei nostri in questi ultimi tempi, sfoggia uno chignon du cou come Mel Gibson di nel film “The Patriot”.

Benaugurante in quanto a determinazione del nostro top scorer.

Tra gli All Blacks del Fiamma non noto grosse novità. C'è solo il n. 6 che non ricordo se ci fosse già o no.

E' alto e grosso più di “Shrek”.

E brutto uguale.

A guidare la squadra c'è il duo Orlando ed il suo vice Furioso (uno che strepita come Vanna Marchi e si muove e gesticola come Mr. Bean).

A condurre invece il nostro team c'è “Mascalzone” coadiuvato da “Pippicalzelunghe”.

Questi, a testimonianza di quanto sia attento e quindi importante per la nostra compagine, da istruzioni dettagliate a ciascun giocatore.

Compreso ad “Armadio” che è fuori da un mese!

Ma “Armadio”, in quanto a “presenza” non è da meno e quando “Pippi” gli chiede “hai acceso il cellulare”, gli risponde: “perchè, hai freddo?”.

“DJ Paletta”, invece, va su e giù per il campo scuotendo la testa e mormorando sommessamente.

In pizzeria, nel dopo partita, mi ha confessato che stava misurando il campo a passi e di essersi accorto che non è regolamentare.

Da destra a sinistra, infatti, c'è un passo in meno rispetto a quelli contati da sinistra a destra!

Confesso di aver mangiato con una certa apprensione per lui.

E per la squadra.

Per noi si contendono la prima palla:

“Agno”, “Shrek”, “Foretto”, “Paranegro” e “Babydunk”.

Chi canterà in falsetto?

Loro buttano in campo un tonnellaggio piuttosto preoccupante e c'è solo da sperare che l'evidente intento di giocare in velocità espresso dal quintetto di “Mascalzone”, dia i frutti sperati.

Prugne!

Purtroppo, oltre a perdere la contesa, nelle prime battute non vediamo neanche l'ombra di un rimbalzo ne in difesa ne, tanto meno, in attacco.

Fortuna che neanche loro sono molto centrati nelle conclusioni ed al 3° siamo infatti fermi sul 2 a 2 (per noi segna “Paranegro” con un insistito tiro da fuori e difensore a contatto di epidermide).

C'è molta confusione mascherata da foga agonistica e gli strepiti del vice allenatore del Fiamma sono il degno contorno.

“Shrek” si esibisce in un leggiadro tiro dai limiti dell'area (sul suolo sono impressi ancora evidenti i segni della leggiadria).

“Paranegro” trasforma due tiri dalla lunetta proprio quando vengono a darci manforte sulle gradinate i Busetto's family.

A vederli salire mi sorge spontaneo chiedermi chi dei due sia effettivamente il disgraziato (nel senso sanitario del termine!).

Però sembra portino fortuna in quanto “Babydunk” spara una sfrontata bordata da oltre le bocche di porto che sembra scardinare temporaneamente la roccaforte fiamminga.

Indovinate come “Mascalzone” sfrutta l'occasione?

Esatto. Toglie “Babydunk” per mettere “Tamtam” nel volto del quale, evidentemente, il nostro coach ha visto “gli occhi della tigre”.

Animale notoriamente portato per i1 basket!

Per un po' ci dice ancora bene più per intercessione di San Paolo “Paranegro” che per altro.

Egli, infatti, dapprima incursiona a suo modo scoccando una palombella in volo e subito dopo si arresta frontalmente dai 6 metri e spara un tiro tarato per i 6 e 25.

In pratica segna di tabella (e di qlo).

E' l'8° che siamo 13 a 6.

“Mascalzone” opera due sostituzioni ineccepibili mandando in campo “Strass” per uno “Shrek” incapace di arginare il loro totem n. 6 e “Babyplay” per un “Foretto” stranamente improduttivo ed involuto.

Aggettivi che si addicono anche ad “Agno” che di lì a poco (è l'8' e 40”), viene detronizzato da “Drazen”.

Nel frattempo “Tamtam” riassapora, dopo molto, il fruscio lontano della retina (dai 6,25) e “Babyplay” lo spalleggia con due punti da poco meno distante.

Ma la Fiamma non vacilla ed alla fine del primo quarto ci lambisce le chiappe sul 18 a 16.

Noi siamo decisamente lenti, manchiamo di idee e coralità e perdiamo un sacco di occasioni.

E i saldi cominciano a gennaio.

Ricominciamo con “Calmomilla” in campo per “Paranegro”, con l'evidente intento di imprimere accelerazione e gettare scompiglio nelle retro nemiche.

Ma così non è.

Dopo due errori dalla linea dei personali di “Babydunk”, “Drazen” si esibisce in un'entratona da entreneuse che neanche LBJ farebbe meglio.

“Sem”, dalle gradinate, gli fa concitati segni di togliere il laccio emostatico.

“Tamtam” viene brutalizzato da uno stupro sulla palla (stoppone), ma non subisce passivamente e l'insegue contendendola a centrocampo sino a reimpossessarsene.

Corre il minuto 2° e 45” che l'Ing. “Pippo” subappalta il posto di “Babyplay” in cabina di regia ed il risultato staziona sul 20 a 19.

Nik Manofredda “Calmomilla” segna l'en plein nei liberi e noi accenniamo al pressing totale.

Sempre “Calmomilla” va in lunetta, ma porta a casa solo metà bottino.

“Shrek” subentra a “Drazen” al 4'e 30” e si guadagna un fallo in entrata (ancor più leggiadra della precedente) e realizza i conseguenti due penalty.

Senza sapere il perchè, s'è fatto prestare il laccio emostatico da “Drazen” e lo usa contro le orecchie del n. 6 per costringerlo a sbagliare.

“Lucabiondo” (postumo da un mal di schiena non risolto) viene sacrificato in campo al posto di “Tamtam”, nella speranza di una maggior concretezza e rendimento.

Tentativo fotocopia di “Shrek” che penetra incidendo il suolo come giurassica creatura.

Ma trovando schierata la difesa, scarica fuori.

Dove non lo sa, ma per fortuna “Pippo” ha mangiato arachidi e si impossessa della palla bombardando con successo da Paperopoli (3 punti).

Ancora “Shrek”, esaurito dalle legnate con l'avversario (e dalle elasticate che s'è sparato in faccia), torna in difesa con notevole ritardo ed impalma da dietro, il play dei fiamminghi stendendolo come un madonnaro.

Sul tabellone campeggia il 28 pari al 6°.

“Calmomilla” tenta di incidere da bisturi qual'è, ma la sua pregevole piroetta in volo lo vede schiantato da 6 avversari e, malconcio, realizza solo un cesto da punto singolo.

“Foretto” viene rigiocato per un “Pippo” non in palla, proprio quando “Strass” sfrutta a dovere una prostituta procuratagli da “Calmomilla” formato pappone e realizza da sotto la gonna a rete.

Tourbillon di innesti da parte di pollicione verde (“Mascalzone”) che tenta le giuste alchimie mettendo prima in campo “Babydunk” e “Agno” per “Shrek” e “Strass” e poi “Paranegro” per “Calmomilla”, ormai deturpato dai cozzi contro la difesa ospite (infatti la morosa, sulle gradinate, cerca insistentemente “Sem”) che gli fruttano solo l'ennesimo 1 su 2 dalla linea corta.

“Babydunk” è l'unico a segnare da due nell'ultimo minuto ed andiamo negli spogliatoi sotto di uno (34 a 35) a seguito di un tecnico... al nostro tecnico per un'infrazione di passi non sanzionata.

La moviola non scioglie i dubbi.

La sensanzione che provo invece io, non è delle migliori (anche se detto a posteriori sa tanto di paragnosta) e per non cogitare più del lecito nei dieci minuti d'intervallo, mi apparto con il papà di “Foretto” dietro alle macchinette degli snack's.

N.B. - mi scuso pubblicamente con “Rotaia”, padre putativo di “Sem”, che ho snobbato nella foga di appartarmi e che al ritorno non ho più scorto sulle gradinate. Non potendo, così, dare anche a lui un po' di soddisfazione (morale).

Spero che per ciò non sia andato a buttarsi contro un treno.

Ma sotto!

Nel frattempo il palasport si è impinito d'una sporca dozzina di manciate di tifoidi, come al solito accalcati (chissapperchè) sugli spalti di fronte alla nostra panchina.

Si riparte praticamente da zero, ma la bagarre che anima il gioco vede prevalere la forza fisica e la determinazione degli ospitati, senza che il nostro condottiero riesca a trovare adeguato frenulo.

“Foretto” furioso viene subitaneamente richiamato a sedere sul ligneo asse e sparpaglia indumenti come fosse alla fiera del bianco.

“Tamtam” viene costretto ad interrompere il lavoro all'uncinetto ed a rimpiazzare “Lucabiondo” al quale le “canotte nere” hanno spezzato definitivamente la schiena.

Il formicolio che la mia di schiena ha provato prima dell'intervallo, mi è sceso decisamente ed al minuto 3 e 25” sta assumendo dimensioni...penose (34 a 43).

Sussulto un minuto dopo per un'entratona di “Babyplay” con canestro supplementare, ma abbiamo già raggiunto il bonus.

Malus! Molto malus.

Temo il pejus.

Ancora “Paranegro” realizza quasi allo scadere dei 24” alla sua maniera.

“Tamtam” tenta d'imitarlo, ma viene smontato dalla difesa nemica e come E. Toti scaglia la palla quasi fosse una stampella verso il canestro e realizza uno solo dei liberi.

Nella successiva azione il suo tiro quasi gli muore tra le gambe, tant'è corto.

L'arbitraggio molto anglosassone, per quanto ci conceda parecchi falli, fa il gioco dei nostri avversari che menano come squadristi.

“Strass” è l'unico dei nostri che va a nozze in questi frangenti, ma è costretto anche lui a giocare molto fuori.

Prova ne sia che, nella circostanza, realizza pure una bomba tanto brutta e fortuita quanto fruttifera.

“Tamtam”, oramai giunto alla frutta, manca entrambe i rigori a seguito di un fallo strategico che ne frena il contropiede.

La legge di Murphy (applicata nella fattispecie da “Mascalzone”) decreta l'uscita di “Strass”, reo di aver sbagliato uno dei due liberi a disposizione, e l'ingresso nell'arena di “Shrek”.

Sul mio personalissimo taccuino non ho più posto, tanti sono i punti interrogativi che tal mossa m'hanno... mosso.

Scrivendomi sulla mano sinistra, annoto due mezzi successi consecutivi dalla lunetta ad opera di “Calmomilla”, prima d'un guizzo da tonno di “Tamtam” che realizza di prepotenza un canestro da dentro la tonnara veneziana.

Per la cronaca (nera) segnalo che a 30” dalla sirena del 3° quarto, “Pippo” e “Drazen” rilevano “Agno” e “Babyplay” in pescheria.

48 a 54.

L'ultima delle quattro tappe serali della odierna via crucis, annota più cambi di giocatori che canestri realizzati da parte dei nostri (sbiaditi) colori.

Al 3° di gioco abbiamo già issato il bonus sul tavolo e cambiato 3/5 dei giocatori.

Il primo canestro lo segniamo al 4° con un tiro da fuori di “Babyplay”.

Al 5' e 20” le cose sembrano volgere a nostro favore in quanto s'infortuna “Agno”.

Ovviamente scherzo per dare un po' di pathos al pezzo, ma è anche vero che...anche l'“Agno” di oggi non ha contribuito a risollevare le sorti dell'incontro.

“Calmomilla” ne prende il posto giusto il necessario per fare l'en plein dalla mattonella a lui congeniale (0 su 4) nei liberi!

Azione da sotto di “Shrek”, qualche istante dopo, che andrebbe vergata su carta pregiata.

Scottex doppio velo!

“Strass” gladia contro leoni, puzzole e locuste e realizza un 2+1 che Russel Crowe neanche se lo incuba.

Il loro n. 10 (alto come Brunetta) piazza un canestrone in faccia a “Shrek” facendogli fare una figura di Bonzio.

Ma siccome la classe non è acqua, il nostro si riscatta immediatamente con una veronica in sottomano, corta di mezzo isolato dal canestro.

“Mascalzone” gli rende il doveroso tributo della standing ovation, richiamandolo in panchina.

Un canestro caparbiamente cercato (nel fondo schiena) da parte di “Strass” e lo show personale di “Paranegro” con due bombe ed un contropiede, altro non possono che arrotondare il divario finale sul 63 a 73.

In classifica generale scivoliamo al 3° posto solitario che tutto sommato ci può anche stare.

A parte il Martellago, che dobbiamo ancora incontrare e che “Armadio” mi definisce non trascendentale contro il Chioggia, nessuna delle altre compagini che ci precedono mi è parsa inaffondabile.

Certo, se non giochiamo come stasera...

Assalto ...ai Bastioni.

Tanto paga (lo stesso) “DJ Paletta”.

Che Iddio lo preservi a lungo!

Ogni riferimento a fatti, persone, bla, bla, bla.

A parte “Shrek” e “Agno”.

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