lunedì 5 marzo 2012

Figli di un basket minore: Il ritorno

Alla fine dell'odierna partita, ben vittoriosa di 18 contro il Team 78 di Martellago, il nostro paron Cav. Bonzio, disquisendo meco con la consueta affabulazione e giustamente pago del risultato, si è dolso del fatto ch'io mi sia defilato dal commentare le gesta dei nostri, dallo scorso campionato. Colto alla sprovvista e con la franchezza che mi contraddistingue, gli ho veritieramente risposto che ciò era da ascrivere alle accuse di diffamazione e addirittura minacce di querela rivoltemi da un ex giocatore della nostra compagine, il quale si era risentito delle mie recensioni. A vero dire, di ciò, pur non sentendomi assolutamente in colpa, avevo già voluto scusarmi e giustificarmi con il suddetto giocatore in un articolo che però qualcuno ha deciso di non pubblicare, a suo tempo, per non guastare l'ambiente.
Detto doverosamente ed ultimativamente ciò, mi accingo ad esaudire la richiesta del Prof. Bonzio, scrivendo - determinato - un articolo.
“Il”.
Se avrà un buon riscontro, ne scriverò un altro:
“La”,
e forse anche:
“Lo”;
“Le”;
e per non farci mancare nulla, anche “Gli”.
Poi passerò agli articoli indeterminati (un, uno, una, une, uni).

Dato che, come detto, non ero preparato alla richiesta, ho anche sottolineato al Sen. Bonzio che non avrei scritto nulla senza espressa liberatoria da parte dei protagonisti dei miei servizi ed allora mi ha chiesto di fare semplicemente un excursus da allora ad ora, tenendomi sul vago.
Mi pare giusto, e mi stimola, per cui vado a ricominciare.

Sorvolando sugli esiti dello scorso torneo, inizio col dire che quest'anno, a mio modesto avviso, siamo indubbiamente una compagine più operaia.
Sono partiti degli elementi potenzialmente determinanti (nel bene e nel male), rimpiazzati da altri che si, difettano di altrettanto tasso tecnico ed atletico, ma che alla chiamata rispondono dando sempre il massimo. Inoltre, si sono aperti spazi temporali di gioco per altri che ne hanno saputo trarre indubbi benefici (vedi Baby Dunk e Baby Play).
Un doveroso pensiero va poi all'Ing. “Pippo”, emigrato a Marchionne City per scelta professionale  ineccepibile. Grazie di tutto e che tutto ti arrida.
Al timone ha preso posto un allenatore di...spessore inconfutabile e già noto alla platea.
Suo il merito di aver tenuto assieme il team, integrando sapientemente i vari ingredienti di questo cocktail che fino ad ora ha dato in testa a varie compagini partite coi favori del pronostico ed invece miserramente affondate.
Ha dato il cambio a Michele “Mascalzone” che ancora vedo agli incontri nostrani, segno che l'ambiente, anche nelle “rotture”, lega sempre affettivamente.
Ora ci apprestiamo ad una fase di campionato che non ho ben capito, ma essendoci allocati tra le prime tre del girone, non dovrebbe essere preoccupante.
Il venerabile Bonzio ha detto che serve solo per definire la griglia (carne o pesse) e restare in allenamento in attesa dei play off.
Bene, speriamo solo che nessuno dei nostri si deteriori.
Volendo fare anche una disamina del percorso fin qui intrapreso, penso di poter affermare, con  una qual convergenza di opinioni, che siamo una squadra tosta ed imprevedibile. Capace di strapazzare le presunte grandi e beccarne più di 20 da una delle ultime (Annia), dopo aver faticato non poco anche con quelle che la seguono in classifica.
Può essere preoccupante, ma anche un vantaggio se si pensa che nell'anno della promozione non avevamo condotto un campionato esaltante, ma al momento opportuno abbiamo schiantato chi godeva della considerazione dei bookmaker.
Ce la giochiamo, insomma.
Venendo ai singoli, ed escludendo i nuovi - per il citato atteso della liberatoria - devo dire che ho visto un Baby Dunk a tratti devastante e determinante.
A tratti solo devastante!
Per noi.
Uno con le sue doti, in questo torneo dovrebbe massacrare la retina almeno 20 volte ad incontro ed intercettare altrettanti tiri avversari.
Invece si ostina a palleggiare in area avversa sino a farsi fottere la palla o farlo da solo, anziché salire a quote irraggiungibili da chiunque e scoccare il suo tiro niente male.
Per non parlare poi della continua smania dello stoppo brutale ed a ogni costo. Sarà anche bello quando riesce, ma un maggior controllo porterebbe di certo più palle recuperate e meno falli.
Addirittura mi dicono che da quando ha visto la gara delle schiacciate dell'all star game, ha deciso di eseguire anche lui la schiacciata ad occhi bendati.
Ma con le mani legate dietro la schiena.
Baby Play ha preso in mano la squadra nelle ultime uscite - unitamente al consueto Ludosetto - ed anche lui, con la velocità brutale che si ritrova ed il prolifico arresto e tiro in incursione, è una spina nel culo per qualsiasi avversario. Bravo, bravo.
Ludo, dicevo, è oramai una garanzia, non fosse che ogni tanto è preda eccessiva del sacro fuoco e carica a testa bassa in maniera dissennata.
Fossi in lui, mi prenderei qualche tiro piazzato in più, lasciando perdere improbabili incursioni tra le torri avversarie. Eppoi gli suggerirei di non tentare di recuperare palle uscenti, come la scorsa sera, perchè il più delle volte di trasformano in assist per il nemico.
Complimenti per la l'aurea.
Agno.
Croce e delizia.
Alterna prestazioni che ci danno i due punti, ad altre che ti verrebbe da procurargliene qualcuno in più (in zone ana tomicamente ombreggiate).
Oramai il suo tiro a parabola inversa è oggetto di studi d'alta ingegneria e la postura che assume nell'eseguirlo, rappresenta il nodo da sciogliere per la biogenetica dei prossimi lustri.
I suoi lungolinea sarebbero devastanti, se solo il canestro si trovasse dietro il tabellone.
Però, tutto sommato, la pagnotta fino ad ora se l'è meritata.
Le Bonz James (vabbè, non ti chiamo più Shreek).
Ha perso parecchi chili e da fermo sembra quasi un giocatore di basket.
Scherzo (ma non troppo)!
Ha perfezionato il tiro in depressione con piroetta arretrata che lo ha reso famoso in tutto il mirese. La corsa è sciolta e leggiadra come un'incudine incatenata, ma in quanto a vigore e pugnanza è un vero gladiatore.
Se non è in campo, te ne accorgi!
(Perchè è in panchina!!!)
Ha sugellato il gemellaggio con Alan, adottandone i calzettoni modello paracarro ANAS.
La fascetta sulla fronte gli conferisce un'aura angelica, a dispetto delle ghigliottinate che dispensa agli avversari.
E' anche molto migliorato nella tecnica di accusarsi del fallo.
Sem, figlio di Cam(orrista delle FF.SS., RFI o come cacchiarola si chiamano adesso).
Sembra sempre di più il principe William, ma con più capelli.
Non so se si faccia anche “Pippa”, ma a giudicare da certe defaillance, se ne fa anche troppe!
Parlando seriamente, ha un tiro dalla meccanica sublime, buona tecnica globale e dinamismo. Peccato per i frequenti morfismi che lo assalgono durante gli incontri.
E per cotanto padre.
Vedete, entrambi, di non mancare nelle prossime partite.
N.N. (Edo).
Continua a non saper tirare. A non saltare. A non saper palleggiare.
Ma poi, d'incanto, la crisalide si trasforma in farfalla.
Ruba palla, s'incunea, rotea in aria e segna. Riceve palla, punta a canestro e sigla. Recupera un rimbalzo, una palla sporca, e realizza.
Come critico e opinionista, non valgo proprio 'na pialla!
Edo, uber alles.
Alan.
Ah, Ahhh.
Tra lui, il Mister, Marco Bianco e un paio di altri della squadra, se salgono sulla MSC Costanza, la raddrizzano!
Poi, non so se possa anche galleggiare.
Comunque, adesso fa costantemente pesi per mettersi in forma.
Quando avrà capito che bisogna sollevarli e non appoggiarli sulla pancia...
Nell'odierna partita, suo è l'highlight da immortalare. L'arbitra, infatti, lo ha sanzionato di fallo intenzionale antisportivo con l'aggravante della crudeltà, per aver effettuato una sonora schiacciata, in corsa, a due mani.
Di una mosca!
Complimenti per la laurea (ops, ho sbagliato il copia e incolla che era per Sem).

Agli altri, auguro ogni bene e ricordo che, senza liberatoria, non andranno… a referto.

E veniamo al...contorno.
Il pubblico.
Scarso!
La squadra merita di più e sapete fare di più. Dai! Almeno da adesso siateci.
L'Avv. Bonzio, come di consueto, si snoda pigramente, quasi sornione, su quattro file contigue di gradinate, a debita distanza dalla consorte quasi fosse soggetto ad una restrizione da parte del giudice.
Ogni tanto si guarda attorno, sorride e saluta con consumata padronanza della scena.
Anche se non c'è nessuno.
Sempre elegante nel suo abbigliamento misto casual-vintage.
Che non lava dallo scorso campionato.
Gli ho detto che un certo Dario Miliar, fantomatico petroliere armeno, vorrebbe sponsorizzare la squadra.
Non ha capito la battuta.
Come sarebbe a dire, quale battuta?!!!
La Signora Bonzia.
Sembra tranquilla. Lavora all'uncinetto.
Col filo spinato!
Ogni tanto grida “hei, vogliamo andare a rimbalzo si o no!”.
Ma, dicono,  fa così anche se assiste ad una partita di bocce...
DJ Paletta è tornato nei ranghi dopo la retrocessione e spero sia il nostro portafortuna.
Sembra in ottima forma, dritto come un corazziere, ciarliero più che mai e soprattutto lucido.
Seduto, come sempre al tavolo della giuria, solo una volta l'ho sentito chiedere all'arbitra, dopo aver consultato il referto, una capricciosa e una birra media.
Io ed Ikea ci contendiamo i gettoni di presenza con i Signori Agnoletto.
Ma loro ci superano sicuramente in quanto a partecipazione partecipativa.
Che non si sappia in giro, ma le apparenze ingannano.
Non è che la Signora sia animosa come sembra ed il marito serio e compassato.
E' ventriloquo!

E con questo scoop, vi lascio tornare alla vostra inutile esistenza, sicuro di averle dato, almeno per il tempo passato a leggermi, un senso.

P.S. - siccome anche Ikea non ha capito la battuta di Dario Miliar, a chi fosse al suo livello suggerisco di leggere Miliar Dario.
Capittto?!

1 commento:

JeffryWhite ha detto...

ahhahaha... ARTICOLO FANTASTICO! ps: io tengo un pancia posticcia solo per far compagnia ad Alan ed il coach! ahahahha...altrimenti poi si deprimono! hahahahahah